Le origini e la storia

Un vero gioiello architettonico e artistico, il Sacro Monte dedicato a San Francesco d’Assisi sorge sulla collina che si erge al centro della penisola di Orta. Un contesto paesaggistico straordinario racchiude la serie di 20 cappelle che raccontano la vita del Santo. Natura e cultura si fondono per narrare la sua storia di spiritualità in un luogo che è meta da secoli di pellegrinaggi devozionali.

Le origini del sito risalgono al 1583 quando la comunità ortese volle costruire un percorso devozionale su modello del più antico Sacro Monte di Varallo. Negli anni successivi il progetto si concretizzò grazie all’apporto dell’abate Amico Canobio e all’architetto cappuccino Cleto da Castelletto.

Il maggiore apporto all’impianto costitutivo del Sacro Monte venne tra il 1593 e il 1615 da Carlo Bescapé, Vescovo di Novara. Egli stabilì la successione delle scene nelle diverse cappelle, ne scelse la struttura architettonica e il percorso devozionale da seguire.

In ogni cappella è rappresentato un evento inerente alla vita di San Francesco. Le scene sono di grande realismo. Le atmosfere conservano caratteri intimi e naturali tipici dell’arte lombarda del primo ‘600. Tra gli artisti che vi operarono spiccano i Fiammenghini, il Morazzone, Cristoforo Prestinari, Dionigi Bussola, i fratelli Nuvolone.

Nietzsche e la sua storia d’amore

Sono molti i personaggi storici che hanno fatto visita a questo sito religioso. Tra di essi il più noto è Nietzsche. Il filosofo sarebbe legato al Sacro Monte per un episodio d’amore non corrisposto. Si narra infatti che egli, giunto in visita ad Orta, sarebbe salito lungo il percorso devozionale in compagnia di Lou Andreas Salomè, giovane e promettente ragazza russa di cui era profondamente invaghito. Nietzsche e la fanciulla si sarebbero trattenuti a lungo tra la vegetazione e le cappelle del Sacro Monte, tanto da far sperare all’intellettuale la coronazione del suo sogno d’amore verso Salomè. Le sue aspettative vennero però disattese: una volta lasciata l’Italia, fu chiaro che la giovane non ricambiava i sentimenti del filosofo.

Questo episodio è noto come “L’Idilio di Orta” ed è stato raccontato da vari biografi e recentemente dalla scrittrice Laura Pariani nel romanzo La Foto di Orta.

Patrimonio dell’UNESCO

Quello di Orta San Giulio rientra in un sistema di nove Sacri Monti collocati tra Piemonte e Lombardia. Dal 2003 l’UNESCO tutela questo complesso di siti devozionali come bene di importanza mondiale. L’insieme di questi complessi è gestito dall’Ente di Gestione dei Sacri Monti ed è conosciuto anche come “Il Gran Teatro Montano”, un vero e proprio scenario artistico all’aria aperta tra monti, colline e vallate.

Il nucleo costitutivo dei Sacri Monti si sviluppò a partire dal XVI secolo con l’obiettivo di diffondere la conoscenza della dottrina cattolica contro la nascita delle confessioni protestanti d’Oltralpe. La grande maestria degli artisti che vi oprarono ha portato alla nascita di siti dal grande valore architettonico dove elementi naturali e artificiali si fondono. Oggi rappresentano una della più suggestive attrazioni del territorio non solo per i Cristiani, ma per tutti i turisti e i visitatori appassionati.

Sacro Monte di Orta

Sacro Monte di Orta – Lago d’Orta – fede natura storia e bellezza – Il lago d’Orta, con i suoi 13,4 km di lunghezza e 2,5 di larghezza è una autentica gemma incastonata tra il verde delle Alpi e vasti boschi collinari. Il piccolo cugino tranquillo del maestoso Lago Maggiore. Le rive del lago sono costellate di piccoli paesi pittoreschi, borghi antichi e porticcioli che raccontano la vita dei pescatori, una volta gli abitanti più numerosi del Lago D’Orta. Oggi invece sono il set di storie moderne di imbarcazioni sportive e di porto, di turismo internazionale di qualità. Orta è una destinazione ideale per famiglie, coppie in cerca di un romantico luogo di relax, amanti di sport, e per i giovani e meno giovani che amano la natura e la sua energia. Visita il sito e-traveling.it

Per informazioni ufficio turistico: Contatti

Sto caricando…